1, 3, 6, 10...Battiti- misure a mano libera
per un sixxen (o altro strumento non temperato, ad esempio pianoforte preparato)

                                               
                         

Il sixxen, ideato da Xenakis per il pezzo per 6 percussionisti Pléiades, mi attrae per più motivi: per il sistematico scostarsi da ogni tipo di temperamento, e per il timbro parimenti non 'addomesticato' al suono determinato, con armonici riducibili a un'unica nota come nelle tastiere convenzionali. La trasposizione non è lineare ma selvatica: spostamenti simili tra le 19 lastre possono produrre effetti molto diversi, e spesso del tutto sconosciuti. Tuttavia dal punto di vista formale e ritmico il mio intento è tutt'altro che informale o fauvista; i 'battiti' che ho organizzato ricreano nel tempo e nello spazio delle misure o proporzioni esatte tratte dai numeri triangolari: è la serie di numeri che comincia con 1,3,6,10 come nel titolo, sequenza che ha proprietà innumerevoli (scusate il bisticcio di parole ma è così), molte delle quali anche i suoni possono rendere, con la loro forza penetrante che né grafici né formule possono avere. E la misura può accumulare una forza pari a quella della fantasia o della libera emozione.

Ecco un passo del finale:
Finale: festival dei gruppi irrazionali 'nidificati' l'uno sull'altro, sfruttando come linea da variare ritmicamente una melodia omoritmia: l'Inno alla gioia della IX Sinfonia, distorto dalle deviazioni scalari del sixxen, che come spiegavo prima è diversa ad ogni 'trasposizione'.